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giovedì 1 gennaio 2015

Vigilia e Natale

Scusate se non scrivo a secoli, ma come sempre qui sono molto impegnata. Il che significa che dall'ultima volta che ho scritto sono successe molte cose! Ciò che voglio raccontarvi in questo post è come ho passato le feste.

Dec 24, Christmas Eve
Mi sono svegliata con tosse, raffreddore e mal di gola, nessuno era in casa, dovevo aspettare ancora qualche ora per fare skype con i miei e non avevo nulla da fare. Sì, non è stata una bella giornata, per lo meno all'inizio. Non pensavo mi sarebbe mancata la mia vigilia italiana (abbiamo sempre gli stessi amici a cena), ma nessuno sarebbe venuto a mangiare da noi, né a pranzo né a cena e nemmeno a Natale o santo Stefano, per cui per me in qualche modo era come ignorare la vigilia e per qualche ora ho veramente desiderato di essere in Italia a. Per tenermi occupata mi sono vestita comunque con un vestito rosso che secondo me fa molto vacanze natalizie, ho fatto il bagno al cane e ho fatto colazione. Emozionante.
Più tardi in mattinata abbiamo giocato a carte ed a dei giochi in scatola, il che mi ha divertita, ma non ha comunque eliminato la sensazione di insoddisfazione per questa vigilia. Ciò che più mi è mancato, e davvero non pensavo fosse così importante per me, ma a quanto pare lo era, è stato la poca importanza che hanno dato alla cena. L'avevo già notato al Thanksgiving, quando in un'ora avevamo già mangiato e sparecchiato, ma lì non mi aveva dato molto fastidio perché quella non è una festività a cui tengo e non ho nessuna tradizione da mantenere. Invece alla vigilia di Natale, anche se la mia famiglia italiana non ama fare le cose in grande, abbiamo sempre amici a cena, si prepara la tavola con colori coordinati, si mettono un paio di decorazioni, ci si veste bene, ci si scambia un pensierino, si mangiano antipasti, primo, secondo, dolce, frutta, panettone o pandoro e si chiacchiera tanto e a lungo, per ore, rendendo la serata, un momento speciale. Qui in America invece alle 4 ci siamo seduti a tavola, da bere avevamo la cocacola e il succo di mela, rigorosamente in bicchieri di plastica colorata, il cibo era buono, ma come sempre abbiamo messo tutto nello stesso piatto e l'abbiamo mangiato il più in fretta possibile per poter aprire un paio di regali ed andare a messa. Se anche solo ce la fossimo presa più con calma, sarebbe cambiato tutto, e probabilmente i bicchieracci fuxia e verde fluorescente non mi avrebbero nemmeno dato fastidio. E invece nel giro di due ore la vigilia era finita e stavamo già parlando di cosa fare il giorno dopo.
Sembra che questo sia il modo in cui festeggiano in generale gli americani, e se io un po' ci ho sofferto, la mia amica tedesca, abituata a dare molta più importanza alla vigilia che a Natale, mi ha praticamente telefonata in lacrime, dicendo che nemmeno l'avevano salutata quella mattina, che non avevano passato il giorno in famiglia o tra amici ma, testuali parole, cercando solo di precipitarsi fuori di casa il prima possibile. Per lo meno la mia serata ha avuto dei momenti molto piacevoli, come quando abbiamo aperto un regalo ciascuno e abbiamo ricevuto dei pigiami coordinati (quelli interi da diversi animali).
Tornati a casa dalla chiesa, però, è cambiato tutto. A quel punto ce la siamo presa con calma: abbiamo mangiato la torta di mele col gelato, una fetta di panettone orrendo, abbiamo cantato e suonato christmas carols, abbiamo guardato un film natalizio, io e la sorella piccola ci siamo strette in alleanza contro l'altra sorella e abbiamo ottenuto di svegliarci alle nove invece che alle sei il giorno seguente... e semplicemente abbiamo chiacchierato e passato una bella serata.

Dec 25, Christmas day
Alle cinque del mattino mi sono svegliata stando peggio del giorno prima, mi sono alzata per andare a prendere qualcosa, qualsiasi cosa, in cucina, ma sono stata intercettata dal papà ospitante che era seriamente preoccupato che potessi andare a sbirciare i reali si Santa. No ma, davvero? Comunque al mattino (alle 8:45!! Unfair.) ci siamo alzati e abbiamo aperto le stokings - anche il cane ne aveva una!
Poi abbiamo fatto colazione con green eggs and ham, che è una qualche citazione di un libro o film, abbiamo mangiato i pankakes, che il papà aveva fatto a forma di cose natalizie e noi dovevamo indovinare e ci siamo abbuffati - praticamente ciò che mi era mancato la vigilia!
Dopodiché abbiamo aperto le marea di regali che abbiamo ricevuto, ma uno alla volta, cosa a cui non ero affatto abituata: a casa mia, soprattutto quando ero più piccola, è sempre stata una gara tra me e mia sorella a chi ottiene l'attenzione dei nostri genitori mentre apriamo più regali possibili.
Il regalo più bello, è stato il biliardino! Quanti ricordi, davvero! Ci ho giocato moltissimo alle medie ed è stato così bello scoprire di essere ancora brava! (Ho battuto il papà per tre volte di fila e lui non perde mai a niente.)
Tra le varie cose che ho ricevuto c'è stato un TELEFONO. Sì, un CELLULARE! Oltre a quello una bibbia - per quanto al momento ci sia rimasta, si vedeva che è il regalo a cui tenevano di più: ci hanno fatto incidere il mio nome e la mamma ha personalmente attaccato tutte le linguette segnalibro per un pomeriggio intero. Altro regalo religioso: un devotional, che sarebbe un libro con una frase d'incoraggiamento ed un versetto della bibbia per giorno. Anche se ho vissuto per cinque mesi con loro, davvero non mi sarei aspettata regali religiosi. Altri regali: una felpa simpatica di cui posto poi una foto, una maglia di harry potter, mooolti orecchini, un paio di collanine, un termos per il caffè con il mio soprannome, un cardigan blu, una lanterna che proietta lucine sui muri e diverse gift cards dai veri parenti - da cui non mi sarei aspettata regali.
Per il resto è stata una bella giornata, molto tranquilla: alla sera siamo andati al cinema a vedere Into the Woods (io, la Hsis piccola e la Hmom) e lo Hobbit (Hdad e Hsis grande).


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