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giovedì 24 luglio 2014

Primi giorni in America

Buongiorno a tutti! Sono davvero di buon umore, perché qui ho trovato una famiglia a dir poco fantastica! Ma andiamo con ordine.

Una volta atterrata, superata la dogana e recuperata la valigia, ho aspettato la mia hfamily che era arrivata a Chicago in un altro aeroporto. Dopo un'oretta sono arrivati e sono stati da subito affettuosissimi: abbiamo fatto una foto, l'abbiamo postata su fb e abbiamo cominciato a chiacchierare. Il viaggio in macchina verso l'albergo è stato assurdo: eravamo in 5 con almeno due valigie a testa, eravamo strettissimi e abbiamo riso tutto il tempo. Arrivati in albergo abbiamo ordinato le pizze e aspettando l'ora di cena abbiamo fatto un tuffo in piscina. La mia hsister più piccola ha una coda da sirenetta, sembra facile da usare, ma quando l'ho provata non sono riuscita a fare due metri! ahahah lo so, sono la solita sportiva. Poi sono arrivate le pizze e hanno pregato ringraziando il signore per il cibo e anche per avermi portata da loro; è stata una cosa del tutto nuova per me, ma davvero carina, sono dolcissimi. A proposito di cose nuove: la mia hmom ha iniziato una lista; ci sono già bad american pizza, ice machine e peanut butter -non riuscivano davvero a credere che non lo avessi mai assaggiato, a quanto pare ci fanno colazione tutte le mattine. Comunque non mi sembrava il caso di dire che era un prima volta anche pregare prima di mangiare, mi trovo troppo bene, meglio non rovinare tutto con rivelazioni simili ;)
Alla mattina abbiamo fatto colazione, loro con uova e bacon, io con un buonissimo frullato di frutta (che di sicuro non conteneva comunque meno di 1000 kcal!). Poi abbiamo preso un pullman e abbiamo raggiunto una zia a Janesville. Anche lei è una delle persone più carine e accomodanti che abbia mai conosciuto. Ci ha mostrato le nostre stanze (ho un letto matrimoniale! yuhu!) e poi siamo andati a pranzo da Applebee's. Molto buono, davvero (ho preso una caesar salad, sono andata sul sicuro ;)) ma le porzioni erano enormi!! Portano dei bicchieri grandi come boccali di birra e okay che li rimepiono di ghiaccio, ma mi fanno comunque andare in bagno ogni mezz'ora! Okay, non vi interessa, scusate. Torniamo al mio primo vero giorno in America. Prima di andare a pranzo siamo passati a prendere la nonna, che vive in un ospizio. Vorrei davvero spendere due parole su questa donna dolcissima. Questo ospizio è una specie di reggia, un hotel a 5 stelle, con una sala da pranzo elegante e con degli appartamenti molto carini. Deve vivere davvero bene, lì. Ad ogni modo la cosa triste è che ha l'Alzheimer e non riconosce più nessuno, si sono tutti dovuti presentare, persino le figlie. Una volta che ha capito chi erano, però, era felicissima, è una tipa arzilla, sempre allegra, ogni tanto saltella. Si è subito affezionata a me, abbiamo fatto un paio di foto insieme ecc.
Dopo pranzo siamo andati a dei giardini, detti Rotary Gardens, davvero magnifici. Abbiamo fatto un giro e poi siamo tornati a casa. Io stavo morendo di sonno per il jet lag, ma mi sono fatta forza e sono rimasta in giardino a chiacchierare, anche quando le hsisters se ne sono andate; e ho fatto proprio bene! Abbiamo parlato molto, riso, scherzato e passato un bel pomeriggio. Fino a quando, alle 5, lo huncle, o come volgiamo chiamarlo, ha proposto di andare a cenare, quindi siamo saltati in macchina e alle 5.30 eravamo con le gambe sotto il tavolo. Inutile dire che dato tutto quello che avevo mangiato a pranzo e l'ora, non avevo affatto fame. Ho preso l'antipasto più piccolo che ho trovato e non sono nemmeno riuscita a finirlo.
Una volta tornati a casa sono crollata stravolta sul letto. Ma non era ancora ora di andare a dormire e la haunt ci teneva tantissimo a giocare con noi, quindi mi sono alzata e sono andata a giocare ai mimi. E' stato a dir poco fantastico! Abbiamo riso tanto da piangere. Abbiamo dovuto mimare le cose più strane, come un attacco di cuore o un ventriloquo. Non mi dimenticherò mai la haunt che tentava di mimare la parola curve toccandosi il sedere e le tette. Davvero troppo divertente! Abbiamo chiacchierato ancora un po', di cose come quanto l'America sia uno stato giovane e di come sia bella Roma, o della scuola e di altri exchange che hanno avuto.
Alle 10.30 sono crollata nel mio enorme lettone, esausta, ma davvero, davvero felice.
Questa mattina ci siamo alzati e siamo andati a fare colazione con la nonna (dove ho assaggiato il burro di arachidi, che non è così male come tutti dicono). Poi siamo andati da Target a fare un paio d'acquisti e ora sono qui sul letto a scrivere questo post e poi ci prepareremo e andremo tutti in piscina, compresa la nonna.

Ci sentiamo un altro giorno, allora! Buona giornata a tutti, ciao ciao

Vi

mercoledì 23 luglio 2014

Scalo a Londra

Eccomi qui, seduta su una poltroncina dell'aeroporto di London Heathrow (?) aspettando che compaia sui display il numero del mio gate.
La prima parte del viaggio non è andata male, se non si conta che sono stata almeno 20 minuti in coda ad aspettare che mi controllassero il bagaglio a mano per poi scoprire che non avevo tirato fuori dalla borsa il pc. Ad ogni modo, come dicevo, è andato tutto bene e nonostante mi sia svegliata alle 4 stamattina avendo dormito cinque ore, non sono completamente stravolta.
Non riesco a capire se questo aeroporto ha il wifi libero o meno, ci saranno dieci reti libere, ma hanno tutte dei nomi strani e non mi fido; quindi non leggerete questo post in diretta. Sì, lo so, siete distrutti da questa notizia.

Ora vorrei fare una digressione parecchio inutile sul cibo inglese, visto che sono qui a girarmi i pollici.
Questo aeroporto è enorme e bellissimo, organizzato, pulito, nuovo (o almeno così sembra), i negozi sono ordinati e invitanti... ma poi uno cerca da mangiare e trova lo schifo. C'è un piccolo supermercato coloratissimo (WHSmith) che traborda di caramelle e dolciumi, ogni pacchetto di patatine è scontato e le bibite cassate sono in offerta. Poi, se guardi bene, noti anche un miiiisero angolino frigorifero e sì, lì è dove puoi comprarti il pranzo. I prezzi sono assurdi (3 fottute sterline per un bicchierino da caffè di macedonia! – con un po' di immaginazione), I colori prevalenti sono il bianco e il grigio e la parte peggiore sono i tristissimi panini preconfezionati, tutti schiacciati nella carta trasparente, strapieni di ingredienti che non c'entrano niente l'uno con l'altro! Ma scusate, inglesi belli, vi viene davvero voglia di mangiarli? Perché a me hanno solo chiuso lo stomaco e fatto prendere il bicchierino di frutta. Ma che dico, comunque, c'era un mezzo scaffale molto peggio dei terribili panini: piatti di pasta al sugo (e altre salse che non voglio nemmeno immaginare) fredda da frigo. Fino a prova contraria io qui intorno non ho visto nessun microonde per riscaldarla – e avrebbe comunque fatto schifo!
So che nemmeno in America troverò una cucina raffinata, ma per lo meno il fritto, per quanto sia cibo spazzatura, è buono. Poi rompe, e secondo me non è nemmeno molto vario, per cui ti trovi al mc con un vassoio di non-si-sa-cosa e mangi 4000 kcal tutte con lo stesso sapore, ma per lo meno quando lo vedi o entri al ristorante senti un buon profumo invitante!

Okay, la lamentela è finita. E sì, a tutti quelli che me l'hanno chiesto, una delle ragioni per cui ho scelto di essere exchange in America e non in Inghilterra, che è comunque un paese anglofono, è proprio questa. Mi spiace, sembrerò superficiale, ma amo troppo il cibo per poter chiudere gli occhi e mangiare solo per nutrirmi.

Ora torno a fissare lo schermo dei voli aspettando le 11.30 e vi prometto un post sul mio primo giorno in America.

Ciao ciao!


Vi

lunedì 21 luglio 2014

Ultimo giorno in Italia

Dopo tre farewell parties e numerosi addii (arrivederci), è arrivato anche l'ultimo giorno in Italia.
Questa mattina mi sono svegliata alle 6 per accompagnare mia sorella all'aeroporto perché partiva per una vacanza studio a Dublino e questo addio è stato di certo il più difficile: certo, siamo due normali sorelle che litigano quasi quotidianamente e probabilmente abbiamo entrambe maledetto i nostri genitori almeno un centinaio di volte perché non ci hanno fatte figlie uniche, ma è la mia sorellina - la mia nanetta, come ormai si chiama anche da sola - e in questi dieci mesi mi mancherà davvero molto, ha solo 12 anni, quando tornerò probabilmente nemmeno la riconoscerò più!
Tornata a casa ho pranzato e mangiato l'ultima fetta di salame buono e l'ultimo piatto di nasello con i peperoni di mia mamma e molte altre ultime cose. Mi sa che da domani si inizia con le prime.
Per tutto il pomeriggio ho fatto le valigie e cercato di far quadrare le misure, visto che abbiamo scoperto all'ultimo momento che non partirò con la British airways, ma con l'American airlines. Se non mi fanno imbarcare il violino come bagaglio a mano dopo tutto il casino che abbiamo fatto, giuro che mi incazzo!
Okay, scusate, tasto dolente, parliamo d'altro... Come ad esempio dei carinissimi messaggi di buon viaggio che ho ricevuto. Sono piccole cose, ma che valgono moltissimo, davvero. Se avete un amico in partenza, fategli gli auguri, vi assicuro che aiuterà moltissimo a smorzare la tensione :)

Che altro dire? Ho sentito la mia Hmom per messaggio e mi ha mandato una mail in cui mi raccontava un po' cosa faremo nei 20 giorni di vacanza.
Forse dovrei parlare delle mie sensazioni, ma la verità è che sono solo super emozionata, in tutti i sensi. Quando avrò fatto un po' di chiarezza tornerò qui a scrivere come mi sento. Ora vado a passare la mia ultima serata sul divano con la mia mamma :)

Vi terrò aggiornati dall'aereoporto, se riuscirò. A domani.

Vi

venerdì 18 luglio 2014

Festa di "addio"

Sono appena tornata a casa dalla mia festa di "addio" e ho pensato che fosse il caso di mettere subito per iscritto... tutto quanto, invece di dormirci su.

Io e la mia amica G (non metto il nome completo perché non le ho chiesto il permesso - wow, sono troppo corretta!) abbiamo iniziato ad organizzare questa festa d'addio per entrambe mesi fa. Anche lei infatti partirà per l'America e anche se la prendo sempre in giro perché non ha ancora ricevuto una famiglia, in realtà spero sempre che le capiti una coppia di ricconi californiani che vivono in una villa con piscina ;)

Non credo vi interessino i preparativi, per cui dico solo che ho chiesto alla mia amica C di venire ad aiutarmi e l'ho messa a pulire i tavoli da giardino. Lo so, sono pessima.
Abbiamo addobbato con palloncini rossi bianchi e blu (che continuavano a scoppiare perché li ho comprati dal cinese a 99 centesimi) e delle stelline tanto carine che ha ritagliato pazientemente la mia cara Nana (la mia sorellina).

Poi abbiamo mangiato, chiacchierato, ascoltato musica, giocato ad una versione nerd di "chi sono?"... ci siamo divertiti, in somma :)

Dopo essere rientrati in casa perché le zanzare ci stavano mangiando, la situazione è degenerata e abbiamo cominciato a scriverci su gambe e braccia con dei pennarelloni colorati che manco i bambini all'asilo! Ahahah scusate, so di avere un'idea di divertimento un po' distorta!

 Questo è il tatto che hanno avuto per la mia scottatura...


Poi ho portato in tavola la fantastica torta a tema che ho fatto con la Nana. Sì, lo so, ho un futuro come cake design.

 Io e G, di cui non metto il nome, ma sì una foto. La coerenza, proprio.


Ma poi è giunto il momento dei saluti. Ho deciso che voglio scrivere come mi hanno salutato i miei migliori amici, per potermi ricordare sempre. Li metterò in ordine per come sono andati via.

C: La mia migliore amica ha cominciato a piangere e basta. Ha detto qualcosa come "mi mancherai" e "ti voglio bene", ma principalmente piangeva. Io non ho versato una lacrima, e per quanto mi sentissi una stronza al momento, so che sa benissimo che sono semplicemente fatta così. Mi mancherà da morire, ma non sono una che lo dimostra con le lacrime. O con le parole, se è per questo, visto che io l'ho abbracciata basta. Okay, mi sento una merda. Scuuuuusa, C!

G: Il nostro saluto è stato l'esatto opposto: ridevamo. "Magari finiamo vicine e ci vediamo anche là!" "Ma cosa? Tu sei in Arizona e io come minimo finisco in Alaska!" "Dicono che viaggiano molto, magari mi ci portano, che ne sai?" Non lo so, è stato un addio allegro.

E: Lei piangeva, forse anche più di C, singhiozzava e continuava a ripetere che è da quando abbiamo 6 anni che ci conosciamo e non siamo mai state lontane per così tanto tempo. Cercava di fare battute di tanto in tanto, ma continuava a piangere. Spero sia arrivata a casa tutta intera.

R: Insieme ad E ho salutato anche il mio amico R, che come al suo solito ha dovuto fare il pagliaccio prendendo in giro E e facendo finta di singhiozzare disperato sulla mia spalla. In fondo lo adoriamo anche per questo, dai. Poi mi ha detto "Dove lo trovi un altro amico come me? Guarda che non voglio vedere nessun'altra mina nella tua mano. E se trovi davvero il surfista addestratore di delfini, non lo friendzonare." 
Non credo che questo vi dica qualcosa, quindi andiamo per punti: a) in seconda media, quando ci "odiavamo", mi ha infilzato una punta di matita in una mano ed è ancora dentro. Lo so, è incredibile quel ragazzo. b) Sì, mi metterò con un surfista addestratore di delfini, problemi?

Non so come concludere, quindi dirò due parole a caso sulla mia amica G2 (chiamiamola così.), perché poverina, l'ho bidonata a tre giorni dalla partenza. E' una piccola 2000 tanto simpatica e completamente pazza. E' tutta colpa sua se abbiamo iniziato a scriverci imbarazzanti scritte tipo "I <3 1D" sul braccio.
Ciao, Polipetta!

Vi


giovedì 10 luglio 2014

Post inutile: profilo ask e 12 giorni alla partenza

Iniziamo con la questione più "inutile" di tutte. Oggi sono capitata per caso sul profilo ask di un amico e mi è venuto un flash: anche io avevo un profilo ask un tempo! Quindi perché non metterlo a disposizione di chi mi segue sul blog in modo da essere sempre disponibile per chi avesse bisogno di consigli/chiarimenti/informazioni o fosse semplicemente curioso? Mi sembra un'idea carina anche perché io ho seguito per anni i blog di ragazzi in America, ma avevo sempre paura di disturbare scrivendo messaggi privati su fb o mandando un'e-mai - sono un'idiota, lo so. Quindi servitevi pure dell'anonimato per chiedermi imbarazzantissime domande del tipo "con che associazione parti?" Ma non fatevi problemi nemmeno a contattarmi su fb o gmail.
Ora vi metto i vari link.

Ask
Facebook
Gmail: vale.villa.97@gmail.com

P.s. Lo so, il mio profilo ask è imbarazzante, ma capitemi, non l'ho mai usato se non per rispondere a domande tra fan di Harry Potter. Voi scrivetemi pure anche per cose serie, non sentitevi in dovere di chiedermi solo se ho mai letto la tal saga.



Ora passiamo alla parte di post un po' più seria, ma non per questo meno inutile.

Mancano 12 giorni alla partenza e non credo di rendermene ancora davvero conto. Voglio dire, lo so, sto preparando la valigia e pesando i vestiti, ho il countdown sul cellulare fin da quando mancavano ancora due mesi, ho già salutato molte amiche che sono partite per le vacanze, ma è ancora tutto un po' irreale e la consapevolezza mi colpisce solo ogni tanto: all'improvviso c'è qualcosa che mi fa pensare "cavolo, manca poco". E poi mi dimentico di nuovo e torno a pensare che parto l'anno prossimo.

Allora Vale, manca poco alla partenza, non hai un po' di paura? O sei felice? Come ti senti? 
Ecco, diciamo che questa è più o meno la domanda fissa, a cui io do ovviamente una risposta fissa.
Mah, paura no, diciamo che sono emozionata, poi si vedrà al momento della partenza. 
Cazzate, a parte quei pochi momenti di realizzazione, sto esattamente come stavo qualche mese fa: sono felice, piena di aspettative, vagamente agitata... niente di sconvolgente, comunque, non ho crisi di pianto, né sento il bisogno di trascorrere ogni secondo con amici e famiglia. Non ho nemmeno iniziato a mangiare "l'ultimo piatto di lasagne" o "l'ultima carbonara".

Non ho idea di cosa potrebbe svegliarmi, ma spero di riuscirci un po' prima di arrivare in aeroporto.

...

Vabbé, scusate, l'avevo detto che era un post inutile.

Vi