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venerdì 18 luglio 2014

Festa di "addio"

Sono appena tornata a casa dalla mia festa di "addio" e ho pensato che fosse il caso di mettere subito per iscritto... tutto quanto, invece di dormirci su.

Io e la mia amica G (non metto il nome completo perché non le ho chiesto il permesso - wow, sono troppo corretta!) abbiamo iniziato ad organizzare questa festa d'addio per entrambe mesi fa. Anche lei infatti partirà per l'America e anche se la prendo sempre in giro perché non ha ancora ricevuto una famiglia, in realtà spero sempre che le capiti una coppia di ricconi californiani che vivono in una villa con piscina ;)

Non credo vi interessino i preparativi, per cui dico solo che ho chiesto alla mia amica C di venire ad aiutarmi e l'ho messa a pulire i tavoli da giardino. Lo so, sono pessima.
Abbiamo addobbato con palloncini rossi bianchi e blu (che continuavano a scoppiare perché li ho comprati dal cinese a 99 centesimi) e delle stelline tanto carine che ha ritagliato pazientemente la mia cara Nana (la mia sorellina).

Poi abbiamo mangiato, chiacchierato, ascoltato musica, giocato ad una versione nerd di "chi sono?"... ci siamo divertiti, in somma :)

Dopo essere rientrati in casa perché le zanzare ci stavano mangiando, la situazione è degenerata e abbiamo cominciato a scriverci su gambe e braccia con dei pennarelloni colorati che manco i bambini all'asilo! Ahahah scusate, so di avere un'idea di divertimento un po' distorta!

 Questo è il tatto che hanno avuto per la mia scottatura...


Poi ho portato in tavola la fantastica torta a tema che ho fatto con la Nana. Sì, lo so, ho un futuro come cake design.

 Io e G, di cui non metto il nome, ma sì una foto. La coerenza, proprio.


Ma poi è giunto il momento dei saluti. Ho deciso che voglio scrivere come mi hanno salutato i miei migliori amici, per potermi ricordare sempre. Li metterò in ordine per come sono andati via.

C: La mia migliore amica ha cominciato a piangere e basta. Ha detto qualcosa come "mi mancherai" e "ti voglio bene", ma principalmente piangeva. Io non ho versato una lacrima, e per quanto mi sentissi una stronza al momento, so che sa benissimo che sono semplicemente fatta così. Mi mancherà da morire, ma non sono una che lo dimostra con le lacrime. O con le parole, se è per questo, visto che io l'ho abbracciata basta. Okay, mi sento una merda. Scuuuuusa, C!

G: Il nostro saluto è stato l'esatto opposto: ridevamo. "Magari finiamo vicine e ci vediamo anche là!" "Ma cosa? Tu sei in Arizona e io come minimo finisco in Alaska!" "Dicono che viaggiano molto, magari mi ci portano, che ne sai?" Non lo so, è stato un addio allegro.

E: Lei piangeva, forse anche più di C, singhiozzava e continuava a ripetere che è da quando abbiamo 6 anni che ci conosciamo e non siamo mai state lontane per così tanto tempo. Cercava di fare battute di tanto in tanto, ma continuava a piangere. Spero sia arrivata a casa tutta intera.

R: Insieme ad E ho salutato anche il mio amico R, che come al suo solito ha dovuto fare il pagliaccio prendendo in giro E e facendo finta di singhiozzare disperato sulla mia spalla. In fondo lo adoriamo anche per questo, dai. Poi mi ha detto "Dove lo trovi un altro amico come me? Guarda che non voglio vedere nessun'altra mina nella tua mano. E se trovi davvero il surfista addestratore di delfini, non lo friendzonare." 
Non credo che questo vi dica qualcosa, quindi andiamo per punti: a) in seconda media, quando ci "odiavamo", mi ha infilzato una punta di matita in una mano ed è ancora dentro. Lo so, è incredibile quel ragazzo. b) Sì, mi metterò con un surfista addestratore di delfini, problemi?

Non so come concludere, quindi dirò due parole a caso sulla mia amica G2 (chiamiamola così.), perché poverina, l'ho bidonata a tre giorni dalla partenza. E' una piccola 2000 tanto simpatica e completamente pazza. E' tutta colpa sua se abbiamo iniziato a scriverci imbarazzanti scritte tipo "I <3 1D" sul braccio.
Ciao, Polipetta!

Vi


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