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sabato 6 dicembre 2014

Locked down

Lo so, scusate, non scrivo da secoli, ma in questo periodo sono impegnatissima: pensate che da Dec 1 fino a Dec 14 non ho un solo giorno senza impegni! Ma devo assolutamente scrivere questo post perché l'altro giorno ho avuto un'esperienza... decisamente americana: locked down at school.
(Per chi non lo sapesse, è quando succede una sparatoria a scuola e ci si deve chiudere in classe.)

Martedì all'ultima ora, l'altoparlante ha detto di chiudere le porte e stare in silenzio per il locked down. Pensavamo tutti si trattasse di una prova, tant'è che il prof ha pure sbuffato e continuato la lezione alzando gli occhi al cielo. Di solito la prova dura tre minuti esatti, ma dopo dieci non ci avevano ancora comunicato che potevamo riaprire le porte. E' passato a quel punto qualcuno che ha bussato alla porta e ha urlato "non è una prova! Fate silenzio e nascondetevi". Ancora una volta, non ci abbiamo creduto e la lezione è continuata.

Due minuti prima che suonasse la campanella, però, l'altoparlante ha ricordato di non rilasciarci all'orario regolare perché c'erano dei problemi in zona. E quindi era tutto vero.

Abbiamo iniziato a controllare i messaggi e le mail per ricevere delle notizie, ma non arrivava niente più di pettegolezzi. Quello che abbiamo sentito è stato: c'era un ragazzino con una pistola alla scuola media accanto, qualcuno aveva portato uno zaino con una pistola a scuola, c'era un furgone pieno di armi nel parcheggio, una banda di gangster armati cercava di entrare. Molto credibile, giusto?

Dopo più di un'ora ci hanno lasciati andare.
All'ingresso c'era la polizia e un elicottero volava basso sul campo da football. I pullman non arrivavano, la gente urlava e si abbracciava. Ma alla fine, alle quattro e mezza invece che alle tre, sono riuscita ad arrivare a casa, sana e salva.

Intorno alle sei di sera hanno pubblicato sul sito della scuola la versione ufficiale: qualcuno aveva visto un uomo caricare una pistola nel parcheggio della scuola e l'aveva denunciato alla polizia. Si era poi scoperto che si trattava in realtà di un operaio che riparava le piastrelle con una pistola spara colla.

Ah, ok allora.

Quindi Loked down è stato aggiunto alla lista delle mie prime volte in America e The End.

Di solito pubblico una canzone ed effettivamente è quasi sempre tratta da glee, quindi ho pensato: perché non postare invece una delle scene più toccanti (e forse anche l'unica salvabile) della terza stagione? Anche se il nostro Loked Down non è stato neanche lontanamente così  traumatico, non ho potuto fare a meno di pensare a questa puntata.

p.s. gli unici momenti di tensione in classe li abbiamo avuti quando abbiamo sentito dei passi nel corridoio. Ecco, quella parte del video è parecchio simile a ciò che è successo da noi.

Baci

Vi



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